“Parla abbastanza a lungo con qualcuno e tirerà fuori la storia del tempo. Ma il tempo non guarisce veramente le ferite, non allontana affatto il dolore – fa il contrario. Il tempo dà altro tempo alla ferita d’infettarsi e dà a noi il tempo di tornare sui luoghi di quel dolore.È come l’infanzia, in fondo. Si dice che si cresce, ci si lasciano alle spalle certe cose, ma non è così: l’infanzia cresce insieme a noi, ce la portiamo avanti. Viviamo e non facciamo altro che rivivere quelle paure e quei piaceri, quelle scoperte e quegli abbandoni. Specialmente quegli abbandoni. Veniamo abbandonati, delusi, traditi dalle stesse persone per anni – per sempre. Allora a che serve dire che è passato del tempo?In che modo dovrebbe aiutarci?”

“Voglio solo dire che mi manca quel periodo, quello in mezzo. Quando inizi ad accorgerti di quanto tempo è passato, ma non ti chiedi ancora quanto ne resta.Cioè quello in cui le persone a cui tieni non hanno iniziato a morire.”

“Di solito quello che una persona intende per “felicità” non è nient’altro che la relativa sicurezza che anche il giorno dopo non si ammazzerà.”